Turismo a Napoli, necessario il rilancio dopo la crisi Covid

Angelika Karolina Sarna

Angelika Karolina Sarna

Docente di Accoglienza Turistica

Fino al 2015 l’attraversamento della città da parte dei turisti internazionali avveniva in modo diverso da quello attuale. La città era un punto di passaggio verso le isole, la Costiera Amalfitana o Pompei. Poi il cambiamento: la crescita improvvisa e la conseguente nuova offerta turistica-commerciale che si è evoluta  per soddisfare le nuove esigenze. Nel periodo che va tra il 2015 e il 2019 a Napoli c’è stato un incremento del 35% delle abitazioni destinate al turismo, delle quali oltre il 70% nel centro della città. Contestualmente, la vendita di cibo e bevande ha conosciuto un’espansione senza pari, con ristoranti, esercizi di street food, friggitorie e bar che hanno preso il posto di tanti negozi, soprattutto quelli di prossimità.

Tre i principali attrattori del turismo di “motivazione” a Napoli: enogastronomico, balneare, e culturale. L’emergenza Covid ha creato profonde difficoltà per la Campania, una delle regioni con una economia basata prevalentemente sul turismo. Tutta la filiera turistica, dalla ricettività alla ristorazione, dai tour operator alle agenzie di viaggio e ai servizi di balneazione ha avuto un lungo blocco. E’ indispensabile sostenere le imprese turistiche facendo in modo che la crisi sia l’occasione per il rilancio. In linea con il momento di transizione che stiamo vivendo, dove tutto è rivisto anche in base al cambiamento culturale che avanzerà, nascono  nuove figure professionali del settore con l’acquisizione di nuove competenze, quelle più richieste sono: social media manager (che elabora piani di comunicazione per i social); revenue/princing (booking on – line ) manager che modifica le tariffe per far in modo che la struttura sia sempre piena; ci sono poi coloro che si occupano di raccontare in formato digitale i luoghi da visitare. Tra le nuove figure in ambito turistico ci sono anche anche: travel organizer ( ostruisce il viaggio, la sua area di competenza va dalla progettazione  alla comunicazione); travel designer (propone un’offerta turistica a misura del cliente); promotore del turismo sostenibile (guida ambientale, operatori di ecoturismo che lavorano soprattutto a contatto con i b&b. agriturismi o strutture green); e il destination manager che promuove un territorio spesso fuori dai grandi circuiti turistici per valorizzarne ricchezze e risorse.

Lo sapevi che:
Nel cuore del centro storico mancava un servizio sicuro ed economico che si rivela quasi un’esigenza per i turisti dopo il check-out. Molto spesso gli appartamenti, le case vacanza, i b&b non hanno uno spazio dedicato e sicuro per custodire i bagagli e/o zaini per poter continuare a visitare le meraviglie di Napoli.  Recentemente all’interno di Palazzo Venezia, in via Benedetto Croce, 19 nasce Drop it, testualmente “Mollalo”, da un’idea di una giovane napoletana, il servizio è aperto dalle ore 10.00 alle 18.00 nei mesi considerati  non alta stagione, e dalle  9.00 alle ore 20.00 negli altri mesi. Non c’è obbligo di prenotazione.
Per saperne di più : https://www.dropit-napoli.it

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